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Destinato a cose ben più
nobili e culturalmente elevate, ha deciso di impiegare i suoi talenti nella
diffusione del verbo. La sua prorompente forza di espressione va ben oltre
l’espressione vocale. A parte l’orecchio destro, otturato da anni da un
auricolare usato in modo non appropriato (famosa la sua incapacità di usare
qualsiasi mezzo meccanico od elettronico compresa la protesi penale), tutti gli
orifizi del suo corpo formano un coro di voci, di colori, di odori, che se
ascoltate con attenzione si raccolgono in un venticello musicale:
amoreeeeeeeeeeee, sembrano voler dire, ed invece figaaaaaaaaaa è l’inno che
da essi promana, dolce ma forte, tenero ma deciso, fermo ma caldo,
come una merda.
The voice.
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