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Più che un soprannome, un
cognome, più che un cognome, un destino, più che un destino una sfiga, più
che una sfiga un soprannome.
Dietro una scorza da duro un
animo sensibile, dietro un’apparenza idiota un ragazzo intelligente, dietro un
atteggiamento arrogante un carattere educato. Ah no scusate, stavamo parlando di
Pelliccia. Ripartiamo.
Dunque, l’immagine che ci
viene alla mente quando pensiamo a lui è un tramonto solcato da una bestemmia,
un sorpasso solcato da una bestemmia, un listino di borsa solcato da una
bestemmia, una salita in bici solcata da una bestemmia, una partita dell’Inter
solcata da una bestemmia, un bel culo di ragazza solcato da un buco e da una
bestemmia.
Generoso, altruista,
disponibile, il taricone dei tubi è famoso per la sua inossidabile amicizia con
Uomo, sassofonista troppo presto (o forse troppo tardi) passato a peggior vita,
e cioè ad altra musica.
Basso tigrato tamarrico.
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